Immunologia-virus

Nozioni immunologia

 In questo articolo analizzo una parte di quell’immenso e poco conosciuto universo che è l’immunologia attraverso  le correlazioni tra patologie virali e patologie autoimmuni.
Analizziamo come funzionano i virus:Immunologia-virus
I virus sono dei parassiti obbligati, cioè delle unità viventi che possono propagarsi solo grazie a cellule ospiti; essi non sono dotati di vita propria e non sono in grado di auto-replicarsi se non all’interno di altre cellule.

I virus più evoluti sono quelli che riescono a cronicizzarsi nell’organismo ospite senza portarlo a morte ad esempio i virus erpetici, i virus dell’epatite, il virus della rosolia , gli epstein virus…


Praticamente queste entità rendono le cellule schiave utilizzandone gli organuli e la loro centrale  energetica mitocondriale per poter vivere; tutto questo avviene tramite l’ossidazione della cellula ospite che utilizzano come casa e , appunto, fabbrica di cloni. Pensate ad un uomo, Alfred, in cui venga trapiantato il cervello di Herpigio. Il corpo resta quello di Alfred ma il cervello di Herpigio controlla tutte le funzioni. Per il virus accade proprio cosi, semplificando al massimo.
Vediamo in dettaglio quello che succede.
Il virus dopo aver superato le difese dell’organismo attacca le cellule ospiti, alcuni virus penetrano dentro le cellule , altre inoculano il proprio materiale attraverso la membrana della cellula ospite.
Una volta entrati dentro il nucleo  liberano degli enzimi proteolitici che tagliano il materiale genetico dell’ospite , utilizzano delle proteine che si chiamano polimerasi in grado di replicare il proprio materiale genetico  e possono essere Rna o Dna dipendenti.

Dopo aver fatto questo utilizzano gli aminoacidi della cellula ospite e tutto il suo corredo di organuli: ribosomi, reticolo del Golgi, mitocondri … per fare in modo che la cellula diventi una fabbrica di virus. A questo punto le cellule esprimono sulla superficie delle proteine che si chiamano proteine da stress che mostrano le cellule infette che, riconosciute  attraverso l’interferone gamma o direttamente dalle cellule deputate alla difesa, attaccano le cellule infette, le inglobano e attraverso dei meccanismi di digestione ed esposizione sulle membrane dei macrofagi attraverso degli antigeni di superficie chiamati complessi maggiori di istocompatibilità, le HLa, si attrezzano per produrre delle immunoglobuline , le IgM che attaccano tutti i virus circolanti e le cellule infette. Dopo  vengono prodotte le IgG che sono delle sentinelle che controllano il territorio per impedire un successivo attacco degli agenti infettanti, nel caso di cui stiamo parlando, i Virus. Spieghiamolo più semplicemente:
Io sono un virus, attacco una gioielleria, un bancario attiva un allarme silenzioso che allerta i poliziotti, questi con le telecamere a circuito chiuso vedono che io ho un cappello colorato di giallo, una calzamaglia in testa ed una pistola  sulla mia mano ho un tatuaggio  , mi aspettano fuori e appena vedono uscire un tizio con cappello colorato di giallo, calzamaglia ecc. mi aspettano fuori, mi interrogano e scoprono che altri della mia banda vogliono attaccare altre banche e siamo tutti  con cappello giallo ecc. inoltre ognuno di noi ha un tatuaggio sulla mano destra che mostra il gruppo al quale apparteniamo; decidono perciò di perquisire tutti quelli che vanno i banca con particolare attenzione a chi porta un cappello giallo( le IgG). Ci fanno fuori in molti ma qualcuno di noi riesce a scappare, il capo della polizia decide di fornire ad una squadra speciale, le IgM, il disegno del nostro tatuaggio cosi che se qualcuno di noi volesse tornare a rubare nelle banche verrebbe catturato.
Forse era più semplice prima.
Alcuni virus però inglobano all’interno delle cellule le proteine di riconoscimento cronicizzandosi nell’organismo, nel nostro esempio diventano impiegati di banca e di tanto in tanto emergono e alterano l’equilibrio del sistema immunitario facendo rialzare il numero di IgG. La cronicizzazione delle patologie virali porta all’innesco ed al sostegno delle patologie autoimmuni , probabilmente con  meccanismi indipendenti.h1 , in generale
Probabilmente un meccanismo è quello per cui all’interno delle cellule infette si formano proteine virali ma anche proteine cellulari che servono a mantenere le cellule infette in vita e proteine ibride che potrebbero essere la causa delle patologie autoimmuni perché funzionerebbero da immuno-complessi ; un altro meccanismo è quello per cui l’infezione cronica determina uno stimolo continuo del sistema immunitario portandolo all’esaurimento per cui si innesca una risposta anomala che porta all’innesco dell’autoimmunità. Questo meccanismo di stimolo cronico del sistema immunitario è importante della genesi e nella mancata risposta dell’organismo alle patologie che tendono all’anomala replicazione cellulare es. endometriosi , tumori .
Sappiamo che i parassiti intestinali sono organismi che stimolano una risposta di tipo T helper 2  con la liberazione di Interleuchina 4, Interleuchina 5 e in modo particolare Interleuchina 10. Se questa risposta si cronicizza l’Interleuchina 10 blocca la risposta T helper 1 in generale ed in particolare la liberazione del Tumor Necrosis Factor, è inutile stimolare la risposta T helper 1 se non si eliminano i parassiti, intestinali in maniera particolare, e non si inibisce la liberazione di Il 10 che pare essere un blocco irreversibile per il Tumor Necrosis Factor.
In omotossicologia immunologica si utilizzano le alte diluizioni di una citochina per bloccarne la sua produzione ,l’interleuchina 10 in 30 ch è utile a questo scopo.
Tornando ai nostri virus, sarebbe opportuno, in caso di patologie autoimmuni , tiroidite, Sclerosi multipla, sclerodermia, artrosi artrite reumatoide ecc un’eventuale ricerca quantitativa delle IgG di alcuni tra i virus più importanti Cytomegalovirus , Epstein Barr, Virus erpetici, di parassiti  Toxoplasma gondii e di batteri Chlamidia, Streptococco e Stafilococco con particolare attenzione per CMV,EBV,Toxo e nelle patologie del sistema nervoso , soprattutto con il sintomo “bruciore” dei virus erpetici cioè Herpes simplex tipo 1 e 2 ed Herpes zoster. Il vostro medico curante saprà gestire la situazione clinica con professionalità ; è utile in queste situazioni la Terapia Sanum e la Microimmunoterapia.In merito alla correlazione tra patologie virali e malattie autoimmuni è da poco uscito uno studio su Natur dove si legge  che nei soggetti con sclerosi multipla è presente, a livello delle placche  il virus di epstein-barr. Per qualunque chiarimento , puntualizzazione, critica costruttiva, e/o approfondimento potete lasciare un messaggio sul blog .
Immunologia testi

6 thoughts on “Nozioni immunologia”

  1. L’articolo è molto interessante. Sarebbe utile conoscere in questi casi i protocolli omotossicologici utilizzati.

  2. Dipende dalle patologie, esistono medici accreditati molto competenti. Se mi dai la zona in cui risiedi potrei fornirti le loro coordinate.

  3. Caro Dottor Mistral: l’articolo è davvero interessante! Grazie per queste preziosissime informazioni, di cui andavo alla ricerca da tempo. Un grazie particolare per la sua chiarezza di esposizione (Le ho scritto un messaggio privato con i dettagli del mio caso all’indirizzo indicato sul suo blogger)

  4. “Alcuni virus però inglobano all’interno delle cellule le proteine di riconoscimento cronicizzandosi nell’organismo, nel nostro esempio diventano impiegati di banca e di tanto in tanto emergono e alterano l’equilibrio del sistema immunitario facendo rialzare il numero di IgG”

    Buona sera , in riferimento a questa frase,il fatto di avere igg alte mi conferma di aver avuto in passato il virus … ma per capire se sono cronicizzate quanto alte devono essere? Ad esempio quelle della mononucleosi. Grazie

    1. Esistono due tipi di analisi per quanto riguarda il profilo virale, le qualitative che dice che c’è la presenza del virus in atto (Igm) o si è avuto una infezione del virus (Igg) .
      Poi esistono le analisi QUANTITATIVE cioè si ricerca quante Igg sono presenti . Per alcuni virus come ad esempio il virus della varicella HZV questo valore può essere anche molte volte superiore ai valori normali senza dare grossi problemi, per altri come Epstei Barr, Cytomegalovirus, Herpes virua… un valore di cinque volte al di sopra della normalità potrebbe indicare un coinvolgimento del virus nella patologia in atto.

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